Nella Naturalis Historia, Plinio il Vecchio racconta che l'imperatore romano Tiberio era ghiotto di cetrioli e incoraggiò il ricorso a metodi di coltivazione che ne garantissero la presenza in tavola tutti i giorni dell'anno. In particolare, furono predisposte delle piccole serre semoventi che venivano spostate in modo da offrire sempre la migliore esposizione ai raggi del sole. In caso di gelate, venivano messe al riparo sotto i portici.